Il Monte Amiata, antico vulcano misterioso, era la Montagna Sacra degli Etruschi. Ha vissuto un periodo di grande splendore tra l’ VIII e il XII secolo, grazie agli influssi positivi che l’Abbazia di San Salvatore, qui sorta a controllo della Via Francigena, ha perpetuato su tutto il suo territorio. Durante il Medioevo, nel periodo dell’Incastellamento, sono sorti tutti i borghi che ancora oggi possiamo trovare veramente ben conservati. E’ molto probabile, infatti, che il paesaggio dei paesi e della campagna che li circonda sia lo stesso che potevamo vedere 1000 anni fa.
Negli ultimi secoli il territorio non è stato quasi per nulla toccato dallo sviluppo industriale ed economico, se si eccettua l’epopea delle miniere di mercurio nate alla fine dell’800. Se questo, nel passato, ha rappresentato motivo di degrado e arretratezza, oggi permette di offrire al visitatore, una realtà in gran parte incontaminata dagli influssi negativi che la crescita economica porta necessariamente con sé, sia a livello sociale che ambientale.
Troviamo una varietà di paesaggi straordinaria.
Sotto i 1000 metri, la Faggeta che imperiosa avvolge la cima della Montagna donando quell’aureola di gigante verde, polmone della Toscana, lascia il posto al castagneto, che qui rappresenta non una semplice realtà ambientale, ma anche culturale e sociale per quello che ha significato nel passato e per quello che continua a significare oggi grazie alle produzioni di qualità delle castagne.
Poi si degrada lentamente verso i borghi storici, che attorno ai 600-800 metri, all’altezza delle sorgenti, fanno da corona al Vulcano.
Scendendo ancora troviamo le colline che poi raggiungono la Val D’Orcia e la Maremma. Questo è il regno degli olivi e poi i vigneti, che si estendono sui dolci rilievi di Montecucco, Montalcino, Scansano e Montepulciano.
Le motivazioni che inducono l’ospite a visitare le nostre terre sono estremamente diverse.
La natura con i percorsi di trekking, la mountain bike, i parchi e le riserve naturali, le piante i fiori (le straordinarie orchidee spontanee), gli animali.
L’enogastronomia con le aziende di prodotti tipici, formaggi, salumi, miele, olio e la straordinaria zona del Montecucco con i suoi vini.
I Centri termali della zona e infine i borghi storici le chiese e i castelli.
E’ un paesaggio unico, ma per poterlo scoprire, per capirlo, per entrare in questa dimensione si deve prestare attenzione.
Qui i turisti non hanno ancora portato quella massificazione che è caratteristica di molte destinazioni famose con tutti i pregi ed i difetti.
Mancheranno pertanto alcuni servizi, molte indicazioni, ma sarete accolti in modo diverso, non da turisti, ma da amici.
La cucina del territorio amiatino ha una ricchezza sconfinata. Fortunatamente negli ultimi anni si è iniziata un’attività di riscoperta, studio e valorizzazione dei nostri prodotti e delle nostre tradizioni. In questo hanno grande importanza i marchi di qualità, olio, vino, castagna, funghi, tartufo, e le manifestazioni enogastronomiche.
Infine, ma forse la cosa più importante, ci darete la possibilità di offrirvi la nostra ospitalità.
Spero che alla fine possiate portarvi via un ricordo bellissimo dal nostro territorio